Da qualche anno, l'Europa dell'Est si sta rivelando tra le mete più gettonate per i viaggi low cost. Gli anni dell'occupazione russa sono lontani e le barriere linguistiche vengono pian piano abbattute dalla globalizzazione. E' così che nell'ottobre del 2022 mi sono trovato a spendere un weekend nella capitale della Bulgaria.
Il centro di Sofia è ricchissimo di edifici storici, con evidenti radici russe, e non mancano di certo i palazzi governativi che svettano sullo skyline della città. Pur essendo fermamente cristiana, quasi il 70% della popolazione, non mancano moschee e sinagoghe (quella di Sofia è la più grande di tutta l'Europa dell'est). La convivenza tra le varie religioni però non è sempre fatta di rose e fiori, per entrare nella Sinagoga bisogna infatti passare attraverso un metal detector ed una perquisizione fatta da una guardia armata.
Sofia ha un sistema di trasporti ben funzionante con una metropolitana molto efficiente e decisamente comoda per girare in città, nonché il metodo più comodo e rapido per raggiungere l'aeroporto. Nel 2010, con l'aggiunta della quarta linea della metropolitana, sono stati riportati alla luce i resti di una città romana ormai sepolta sotto le strade di Sofia che oggi sono visitabili nella loro interezza e che rappresentano un incredibile sito archeologico tra i più grandi dell'intera Bulgaria.
Sofia ha anche un gran numero di parchi e zone verdi all'interno della città. I giardini più famosi e grandi sono i giardini Boris, Borisova Gradina in lingua locale. Chiamati così in onore di Zar Boris terzo, rappresentano il polmone verde della città e al loro interno si possono trovare vari edifici, dallo stadio nazionale di calcio alle piscine estive.
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