Se si pensa al Portogallo sono vari i posti che vengono in mente: Lisbona, Porto, Madeira, le Azzorre... Quasi mai però si pensa a Faro, una piccola città all'estremo sud del paese abbastanza turistica ma decisamente da visitare.
Il primo impatto che si ha con il centro è di un posto molto pulito e ben tenuto (al contrario di Lisbona per esempio)dove sì ci sono molti hotel e resort, ma dove si può godere della vista del mare con il vento tipico del Portogallo a mitigare il caldo. La maggior parte degli edifici, che siano in centro o in riva al mare, risplendono di un bianco che ricorda quasi quello tipico delle case a Santorini.
Il cibo è ovviamente un altro dei motivi principali per cui prenotare il prima possibile un biglietto per Faro: mega piatti a base di pesce, pastel de nata a volontà, diversi tagli di carne alla griglia... Ce n'è davvero per tutti i gusti e in qualsiasi fascia di prezzo si desideri. Uno dei tanti piatti che mi ha lasciato a bocca aperta è stata la cataplana di polpo, un piatto caratteristico della regione dell'Agarve (dove si trova Faro): composto principalmente da polpo e altri frutti di mare, si presenta come se fosse un guazzetto guarnito da patate, peperoni, cipolle e altre verdure stufate.
L'attrazione principale di Faro è rappresentata dalle sue tante isole, raggiungibili in barca tramite tour organizzati. La scelta da parte mia è ricaduta su Isla Deserta, nome decisamente azzeccato per un'isola dove si trovano solamente qualche casa di pescatori, un ristorante e un faro in disuso. L'isola in sé, come quelle limitrofe, svolge un importante ruolo dal punto di vista ambientale. Sono infatti molte le specie di uccelli che sfruttano quest'isola per nidificare lontani dai pericoli della città e del porto.
Non avrà il fascino di Lisbona, la storia vinicola di Porto, la maestosità dei paesaggi di Madeira e delle Azzorre, ma Faro è sicuramente uno dei posti da visitare per poter dire di conoscere la cultura portoghese nelle sue tante sfaccettature.
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