Tra i tanti viaggi che ho avuto la fortuna di poter fare nel 2023, c'è anche la mia prima volta negli Stati Uniti. A Marzo 2023 ho infatti passato una settimana nella grande mela, New York. Nonostante sia arrivato un paio di giorni dopo la grande bufera di neve che ha sconvolto la gran parte della costa est degli Stati Uniti, il tempo è stato clemente, freddo sì ma senza neve o pioggia.
Harlem e Uptown
Il compromesso tra spendere poco e dormire in una camera decente, mi ha portato a prenotare una camera nella zona di Harlem, sulla 152esima e ad una ventina di minuti di metro dal centro di New York. Devo ammettere che i vari pregiudizi sul quartiere più famoso degli Stati Uniti hanno condizionato il mio arrivo e le prime ore vissute nelle vie del quartiere, dopo qualche ora però erano già scomparsi. Nelle mie infinite ore di camminata per la grande mela e i suoi quartieri non ho trovato nulla di pericoloso o che mi abbia fatto pensare di tornare sui miei passi. Certo l'essere un uomo con un fisico non dei più gracili e indifesi ha aiutato, ma la gente tende ad essere più concentrata sullo smartphone o ad aver fretta per preoccuparsi di te.
Uno dei posti che più mi ha trasmesso emozioni è stato Rucker Park. La Mecca di ogni appassionato di pallacanestro che si rispetti trasuda leggenda e le storie sulle sfide epiche avvenute negli anni ti si proiettano davanti mentre sei seduto sui gradini delle tribune. Un campetto a cielo aperto dove non passa un minuto senza che qualcuno non tiri a canestro, nella speranza di assistere all'arrivo improvviso di una stella della NBA, presente o passata. Sempre ad Harlem c'è lo Yankees Stadium, altro luogo di culto sportivo presente in moltissimi film ambientati a New York. Impressionanti le gigantografie dei giocatori storici degli Yankees che decorano la facciata esterna dello stadio.
La New York d'acciaio
Penso che i grattacieli di New York, soprattutto per una persona che li vede per la prima volta dal vivo e non in un film, siano una delle cose più impressionanti che uno possa vedere nella grande mela. L'enorme contrasto tra il mare di persone e queste colonne d'acciaio che si stagliano dal terreno toglie sempre il fiato. Se poi si alza ancora di più lo sguardo verso gli ultimi piani più in alto, si nota quanto sembri una corsa al grattacielo che arriva più in alto rispetto agli altri.
Salendo gli infiniti piani dall'interno di questi giganti, si arriva poi sul secondo livello della città di New York: quello dove ogni edificio sotto i 50 piani sembra una casetta fatta di Lego e le persone sono solo ombre che si muovono lungo le vene della città. La vista dall'alto dell'Empire State Building è una di quelle cose da tenere come storia da raccontare ai nipoti: ogni cosa intorno sembra insignificante e i grattacieli che si spingono ancora più in alto sono guardie del corpo insuperabili. Sempre d'acciaio sono fatti i molteplici ponti che collegano le parti della città divise dal fiume Hudson. Uniche ed imponenti le varie torri da cui si svolgono le funi d'acciaio che sorreggono i ponti e su cui non può mancare la bandiera americana.
Central Park
Central Park è uno dei posti in cui ho sempre sognato di andare. L'ho sempre associato ad posto dove potersi prendere un momento di calma e di pace, immersi nella natura nonostante sia circondato da grattacieli e dalla frenesia di una città come New York. Una specie di oasi di tranquillità, in pieno contrasto con il caos che la circonda. I protagonisti indiscussi del parco sono ovviamente gli scoiattoli, amichevoli e coccolosi a patto di ricevere in cambio massicce dosi di noccioline.
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